il PEELING CHIMICO

Il peeling chimico è l'applicazione sulla pelle di una o più sostanze che provochino l'esfoliazione e la rigenerazione degli strati epidermici e dermici. Il processo di peeling, se ben controllato e soprattutto se ben applicato al livello opportuno di profondità, produce un processo riparativo capace di rinnovare efficacemente gli strati interessati attenuando o eliminando discromie pigmentarie, cheratosi attiniche, rughe e cicatrici superficiali.

UN PO' DI STORIA

L'idea del peeling in fondo è vecchia come l'uomo. Gli antichi egizi utilizzavano miscele di sali, oli minerali e polvere di alabastro per levigare la pelle. Le nobildonne egizie avevano inoltre l'abitudine di immergersi in latte inacidito (prima applicazione cosmetica degli alfa-idrossiacidi). Presso i romani era usata una pasta desquamante a base di polvere di calcare e zolfo mescolati ad acqua. Le donne indiane adoperavano polvere di pomice impastata con l'urina (primo uso in campo dermatologico dell'urea). Il primo impiego di peeling chimico nell'era moderna si deve al dermatologo tedesco Unna che per primo nel 1882 studia le proprietà desquamanti del fenolo, dell'acido tricloroacetico e dell'acido salicilico. Durante la prima guerra mondiale i peeling a base di fenolo (immaginatevi quanto tossici!) venivano abitualmente impiegati per cancellare il tatuaggio da polvere da sparo sul volto dei feriti.

IL TRATTAMENTO DI PEELING

In base alla profondità da raggiungere con l'azione esfoliativa, i peeling si dividono in molto superficiali, superficiali, medi e profondi. E' chiaro che la scelta del tipo di peeling chimico non può né essere arbitraria né essere affidata all'improvvisazione, ma deve maturare sulla base di molteplici considerazioni quali il tipo di problema che si intende trattare e quindi la profondità dello strato da raggiungere, il fototipo del paziente e le peculiarità regionali della sua cute, l'età, gli eventuali precedenti trattamenti ecc. ecc. Pertanto il peeling chimico - come io sono solito ripetere alle mie pazienti - "non è una passeggiata sui prati" ma un trattamento medico cui sottoporsi in mani esperte e dopo esauriente informazione e consenso. A parte i rari casi di peeling profondo (formula al fenolo di Baker e Gordon, formule all'acido tricloroacetico concentrato ecc.) riservati a particolari e limitate patologie dermatologiche, la maggior parte dei peeling chimici che adoperiamo per fini cosmetologici sono di tipo superficiale e intermedio. Spesso usiamo le medesime sostanze, la differenza di profondità è dovuta alla concentrazione del peeling ed al suo tempo di applicazione. Se in passato abbiamo usato molto i peeling chimici alla resorcina, all'acido tricloroacetico e all'acido retinoico soprattutto sugli esiti acneici, oggi preferiamo usare gli alfa-idrossiacidi (AHA) i quali effettivamente ci consentono di trattare efficacemente, a seconda della loro concentrazione, purezza e tempo di applicazione, una gamma infinita di problematiche estetiche e cosmetologiche. Molti sono gli AHA impiegabili, spesso in associazione fra loro, quali l'acido malico, l'acido azelaico, l'acido cogico (questi ultimi hanno una spiccata azione depigmentante e si prestano bene al trattamento delle chiazze da fotoinvecchiamento), e soprattutto l'acido glicolico, che adoperiamo in medicina estetica a concentrazioni fra il 50 ed il 70 %. Personalmente io uso esclusivamente acido glicolico al 70%, con il quale ottengo un ottimale effetto peeling di livello intermedio in 4 o 5 sedute distanziate di 8-10 giorni l'una dall'altra. Il tempo di applicazione viene da me valutato su ogni singolo paziente secondo tipo di cute, età e problema da affrontare. Il trattamento è soggettivamente fastidioso, perché lievemente doloroso, provoca edema immediato e ad arrossamento che possono perdurare anche una settimana; con l'azione di esfoliazione che si prolunga nel tempo spesso è presente anche modesto sanguinamento a nappo (crosticine puntiformi di sangue coagulato sul viso). Questo d'altra parte è segno che l'azione di peeling si sta esplicando in maniera efficace: se si vuole "cambiare la pelle" bisogna "cambiare la pelle". Un trattamento così aggressivo non è scevro da effetti collaterali e rischi di complicanze per cui è sempre mia cura informare dettagliatamente le pazienti candidate al peeling chimico. Al fine di ottenere il più ampio consenso informato, sistematicamente io consegno loro da sottoscrivere un foglio informativo che riporto in calce.

Il peeling chimico è una tecnica dermatologica usata da almeno 50 anni.Per correggere difetti leggeri, moderati o severi occorrerà procedere rispettivamente con un peeling superficiale, medio o profondo. Per ottenere un buon risultato occorre spesso trattare l'intero volto e il collo.

Quali risultati può dare un peeling chimico?

• corregge i segni cutanei causati nel tempo dal sole

• appiana le cicatrici più superficiali

• riduce le rughe

• migliora le macchie scure

• migliora la cute acneica ed i segni lasciati dall'acne

I peeling superficiale e medio producono un ricambio epidermico senza modificare la normale architettura della cute; il peeling profondo può lasciare la cute più chiara ed incapace di abbronzarsi. Ogni peeling chimico causa gonfiore e dolore e la cute diventa rossa con bolle e croste come dopo una forte scottatura solare. Prima della guarigione trascorreranno almeno due settimane, durante le quali la pelle continuerà a sfogliarsi. Il trattamento può produrre cambiamenti del colore della cute temporanei o permanenti.

Quali risultati non può dare un peeling chimico?

• non migliora la lassità cutanea che deve essere corretta con interventi chirurgici (lifting)

• non migliora le cicatrici profonde, che devono essere trattate con altri metodi (collagene)

• non elimina completamente le macchie nei pazienti di pelle scura (fototipo IV, V, VI secondo Fritzpatrick)

• non elimina i problemi dei vasi sanguigni della cute (couperose)

Che cosa bisogna fare dopo un peeling chimico?

seguire scrupolosamente le prescrizioni dello specialista (tipo di medicazione, terapia antibiotica, antiflogistica, cosmesi ecc.)

• non esporsi al sole per almeno 4 - 8 settimane

• comunicare tempestivamente ogni possibile inconveniente o effetto indesiderato

CONSENSO INFORMATO

Io sottoscritt_ acconsento a sottopormi al trattamento denominato peeling chimico. Il trattamento mi è stato spiegato ed ho avuto l'opportunità di informarmi. Sono a conoscenza che posso manifestare allergia ai prodotti usati prima, durante e dopo il peeling e che il procedimento potrebbe indurre cicatrici. Acconsento che il mio volto venga fotografato prima e dopo il trattamento.